Sono sicuro che ti sei seduto, come faccio io, nella bella poltrona che hai nel tuo studio e alla luce di una lampada “sfogli” questa monografia per curiosità.
E’ vero – penserai – la pittura è una cosa facile, basta avere un pennello dei colori e poi giù a riempire quel pezzo di carta o tela che sia. E’ come giocare a pallone – penserai – basta dare un calcio a quella sfera ed è fatta. Però creare e far vivere una tua sensazione su una tela è molto differente, presuppone a monte anni di riflessione, di studio, di esperienza tecnica.
Mi viene in mente un aneddoto: un chirurgo che per hobby dipingeva, pretendeva da me un “imprimatur” di artista. Quando gli risposi con la domanda “e se io facessi il medico per hobby, tu cosa diresti?”, lo persi dalle mani.
Caro amico visitatore, questa monografia avrà tanta efficacia quanto più tu porrai attenzione.
Si, perché il mio genere potrà anche non piacerti, ma è anche vero che Michelangelo, Tiepolo, Dalì ed altri, hanno dialogato e sono stati accettati come artisti perché la loro visione filosofica della vita coincideva con il loro modo di esprimersi.
L’Arte e l’Uomo sono una cosa sola, perché l’uomo è un’opera d’arte, creata dall’Artista più geniale: Dio.
BIOGRAFIA
Michele Pinto nasce il 21 giugno 1950 a Grumo Appula, un piccolo paese nell’entroterra barese.
La sua famiglia si trasferisce a Bari nel febbraio del 1965, quando egli all’età di quindici anni si iscrive all’Istituto d’Arte, per affrontare gli studi nel settore cui sente di esprimere al meglio la sua creatività. Suoi insegnanti sono i professori Scaringi, Deiudicibus, Perelli, Marzano e Francesco Spizzico. Volendo arricchire la sua preparazione artistica si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Lecce e facendo tesoro della esperienza, maestria e competenza dei docenti professori Raffaele Spizzico, Calabrese, Viggiano e Pietro Marino si diploma con il massimo dei voti nell’anno 1971.
Assolto il servizio militare, la ricerca del posto di lavoro come insegnante porta Michele Pinto a insegnare quale docente di Discipline Pittoriche, di Grafica Pubblicitaria, di Figurino, di Disegno e di Storia dell’Arte, a partire dal 1973, presso gli Istituti Statali di Varese, Busto Arsizio, Novara, Roma, Trani, Bisceglie e Bari.
Non ha comunque mai lasciato che la sua vena pittorica si esaurisse. Ha continuato a dipingere alla ricerca di nuove forme espressive, nuove tecniche pittoriche, impegnandosi a coprire con colori vivaci tele grandi quanto una parete, superfici murarie (murales) nella città di Novara, nel paese di Palombaio (Bari), a inoltrarsi in esperienze di decorazione di automobili, di barche, in creazioni originali di piccole opere scultoree, sempre alla ricerca di un dialogo continuo con la realtà e l’uomo contemporaneo.
E’ oggi autore di numerose opere d’arte, che ha esposte ed espone in numerose mostre personali e collettive, in rassegne d’arte nazionali ed internazionali (1° premio mondiale d’arte ONU Zurigo, Premio festival dell’Arte Casinò Municipale di Sanremo, Premio Accademia città di Roma, e così via).
E’ fondatore dell’Associazione “Der Garten”, docente in corsi di specializzazione per Operatori della prevenzione, esperto di attività teatrali, danza e mimo, curatore di una propria Galleria d’Arte in viale Salandra 14, Bari.
Nel 2015 il maestro incontra la Prof. Giulia Sillato che, ammirata dal suo modo di dipingere con pennellata larga e divisa, da cui si evincono immagini ma non figure, gli propone di entrare nel “METAFORMISMO ©”, nuova chiave di lettura delle arti non figurative. In tal modo Michele Pinto si colloca egregiamente in quell’area che tende a riassorbire – attraverso un nuovo linguaggio – tutte le espressioni sinora dette “astratte”.
EVENTI